La disbiosi non è una malattia, ma uno stato fisio-patologico che provoca un gran numero di disturbi a prevalente localizzazione gastrointestinale quali gonfiore, stitichezza, diarrea, maldigestione, ecc.
Possono comparire anche sintomi aspecifici come disturbi del sonno, maggiore suscettibilità alle infezioni, cambiamenti di umore ecc. Del resto, negli ultimi anni, numerose ricerche hanno evidenziato la correlazione tra disbiosi intestinale e numerose patologie tra cui diabete mellito tipo 1, artrite reumatoide, sindrome metabolica, cancro, ecc.
Le cause vanno ricercate soprattutto nell’alimentazione: una dieta non equilibrata, ricca di prodotti industriali ed eccessi alimentari, come zuccheri, alcool, carne, oppure una cattiva masticazione, possono essere i principali fattori di rischio. Contribuiscono a questo stato patologico anche lo stress, il fumo, la cattiva gestione del sonno, la sedentarietà, l’uso e l’abuso di farmaci, ecc.
La flora intestinale ha una composizione unica in ogni individuo e in essa risiede l’80% del nostro sistema immunitario. Conoscere la composizione e lo stato di benessere del nostro microbiota ci permette di preservarne l’equilibrio o correggere eventuali condizioni di disordine.
In particolare:
• Per prevenire patologie intestinali come infiammazioni, sindrome del colon irritabile, diverticolite o patologie sistemiche (diabete, sindrome metabolica, allergie).
• Per sintomi intestinali di lieve o media entità come coliti episodiche, diarree ricorrenti, stipsi, flatulenza.
• In condizioni di sovrappeso o obesità, per integrare le strategie nutrizionali per la perdita di peso e il conseguente mantenimento del peso-forma.
• In gravidanza e in allattamento è importante non solo per il proprio benessere, ma anche per favorire un microbiota equilibrato nel neonato.
• Durante l’insorgere della menopausa, per affrontare i grandi cambiamenti metabolici e fisiologici dovuti alle alterazioni ormonali.
• Durante l’insorgere o il ricorrere di disturbi del tratto uro-genitale, allo scopo di apportare modifiche alla dieta che possono contribuire alla risoluzione di infezioni urinarie (cistiti, uretriti) o dell’apparato genitale (vaginiti, infezioni da Candida), ed evitare le recidive.
Presso il nostro Laboratorio eseguiamo un test di tipizzazione genetica, mediante sequenziamento in NGS (Next Generation Sequencing), che consente l’identificazione e la quantificazione della maggior parte delle popolazioni batteriche presenti nel microbiota estratto dalle feci.
Il test permette di evidenziare l’indice di biodiversità ed eventualmente il grado di disbiosi. L’esame è semplice e non invasivo: viene effettuato mediante analisi su campione di feci prelevato e consegnato in laboratorio secondo modalità che garantiscano l’assenza di contaminazione ambientale e/o biologica e con tempistiche utili all’analisi.
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