Le rughe sulla fronte, una spia di un cuore a rischio
giovedì 30 agosto 2018
Le rughe sulla fronte sono segno naturale di invecchiamento, ma quando sono più profonde e numerose rispetto a quelle genericamente dovute all’età, potrebbero essere un segnale di rischio per malattie cardiovascolari, facilmente rilevabile.
È un segnale che può suggerire un intervento più aggressivo nel ridurre, in queste persone, eventuali altri fattori di rischio come l’ipertensione, l’ipercolesterolemia, l’obesità, l’abitudine al fumo (questa da eliminare).
Per arrivare a questa affermazione è stato svolto uno studio dal Centre Hospitalier Universitaire di Tolosa, in Francia. I ricercatori non conoscono ancora la ragione della relazione tra i due fenomeni, ma teorizzano che potrebbe avere a che fare con
l’aterosclerosi o l’ispessimento delle arterie. I cambiamenti nelle proteine del collagene e lo stress ossidativo sembrano avere un ruolo sia nell’
aterosclerosi che nelle rughe. Inoltre, i vasi sanguigni nella fronte sono così piccoli che possono essere più sensibili all’accumulo di placca, il che significa che le rughe potrebbero essere uno dei primi segni del loro invecchiamento.
Riconsidera latte e formaggi nella tua dieta
Finora il consumo di prodotti caseari è sempre stato messo in relazione a un aumentato rischio di malattie cardiovascolari, soprattutto di malattia coronarica, per la presenza di grassi saturi in questi alimenti. Di solito, infatti, i cardiologi suggeriscono di limitare il consumo di latte, formaggi e yogurt. Ma una nuova ricerca sembra contraddire l’utilità di questi suggerimenti, latte a parte. Infatti il consumo di latte appare correlato a un aumento del rischio di mortalità cardiovascolare, mentre quello di prodotti caseari fermentati, come lo yogurt, risulta associato alla riduzione dello stesso parametro preso in considerazione.
Cerca di dormire al massimo
Chi dorme meno di sei ore o si sveglia più volte durante la notte ha un rischio maggiore degli altri di sviluppare un’
aterosclerosi, cioè una malattie delle arterie che porta al loro restringimento e quindi a un aumentato rischio di
malattie cardiovascolari. Le persone che dormono poco e male hanno anche una maggiore probabilità di andare incontro a sindrome metabolica, che si caratterizza per la presenza in contemporanea di
diabete, elevata pressione del sangue e obesità. Rimane da dimostrare se un buon sonno è in grado di far regredire l’
aterosclerosi, ma nel frattempo è bene adottare tutti quei provvedimenti che possano favorire il riposo notturno come praticare una regolare attività fisica o evitare di consumare cibi grassi caffè e alcol prima di andare a letto.
Prenditi una vacanza
Prendersi una vacanza può allungare la vita. Non si deve pensare che uno stile di vita sano possa compensare il fatto che si lavori troppo e non si prenda mai una vacanza.
La vacanza è un ottimo modo per combattere lo stress. Quindi: vita sana e farmaci non bastano se non “si stacca” dal lavoro per un congruo periodo di tempo: questo aiuta a ridurre lo stress che oggi, più che in passato, è considerato un importante fattore di
rischio cardiovascolare.
Leggi bene le etichette sui cibi
La dieta è considerata un fattore di rischio che si può modificare nell’ottica della prevenzione delle malattie cardiovascolari, ma molte persone hanno difficoltà a interpretare quello che dicono le etichette sui cibi. Eppure sarebbe importante farlo per capire quante calorie contengono, quanti grassi saturi, quanto sale, quante fibre. Ancora molto c’è da fare per rendere più facile la lettura delle etichette soprattutto per le persone meno colte.
Non fidarti delle diete con pochi carboidrati: mangia la pasta
Le diete a basso contenuto di carboidrati possono essere utili per perdere peso nel breve periodo (l’obesità è un fattore di rischio cardiovascolare), ridurre la pressione del sangue e migliorare i livelli di glicemia, ma i loro effetti a lungo termine sono controversi. Le persone che consumano pochi carboidrati, infatti, possono essere più sono a rischio di malattie cardiovascolari, ictus e cancro.
Ascolta musica rilassante
Ascoltare musica rilassante, come quella he di solito si usa quando si fa meditazione o yoga, prima di andare a letto può far bene al cuore. Alcune ricerche hanno dimostrato che la musica riduce lo stato di ansia nei pazienti cardiopatici. È chiaro che la musica non può sostituirsi ai farmaci e ad altri interventi medici, ma può comunque aiutare a rilassarsi.
Fonte: corriere.it